Nessuno può affermare di avermi
visto, né potrà mai vedermi, alzare un pugno col braccio sinistro né la mano tesa col braccio
destro.
Per rispetto delle posizioni
ideologiche altrui, sia di quanti hanno vissuto un passato tra l’altro spesso
tragico, sia di quanti per loro recente formazione credono comunque in quei
valori, non starò a dire cosa ne penso dell’uno e del suo opposto.
Posso però affermare, senza tema
di smentita, che sino all’altro ieri nella stragrande maggioranza del mondo
meridionalista di quei “credi” e di quei “vangeli” distinguibili nelle piazze
con quei pugni alzati e con quelle mani tese, se ne faceva una ragione di vita.
Gli elementi che hanno sempre
animato la vita politica mia e degli amici che condividono lo stesso pensiero, sono
state le battaglie per la verità
storica, per il riscatto del Territorio, per la dignità e il risveglio del
popolo, un tempo duosiciliano, oggi
squallidamente italomeridionale.
I colori delle ideologie, pur se
innegabili patrimoni culturali e sociali,
sono stati da me considerati motivi ostativi nella lotta per la mia
Terra che avviai, prendendone cognizione, una ventina di anni orsono.
La chiusura pressocchè totale dei
mezzi d’informazione all’attività politica, unitamente alla necessità di
affermare con velocità il pensiero, spesso ci hanno indotto a cercare sponda
ora con questo gruppo ora con un altro, indifferentemente se collocati a
destra, a sinistra, al centro, sopra o sotto la torre di babele di questo
infame sistema italia.
Nel nostro percorso c’è dunque di
tutto, basta verificare e le peggiori curiosità saranno saziate.
Ora sappiamo bene che il nostro
modo di fare e di agire può dare fastidio, irritare più del dovuto qualcuno, e
siamo lieti quando la dialettica politica trova spazio per il confronto.
Quando invece ci imbattiamo in
squallidi personaggi che sulla rete, con pseudonimi e senza metterci la faccia,
si nascondono come conigli per cospargere fango sulla dignità altrui, allora
la cosa assume aspetti stomachevoli.
In questi giorni, ad esempio, un
inqualificabile (e ignoto) soggetto va cospargendo la rete fb di una copia di
articolo di “Repubblica” risalente ad alcuni anni or sono, inerente un’alleanza del mio gruppo con
Giancarlo Cito ex leader di Lega d’Azione Meridionale oggi ricordato solo per i
trascorsi giudiziari e non per l’80% dei consensi che mieteva nella sola città
di Taranto. Cito venne indicato, dai meridionalisti del tempo, come una
speranza ed una reazione alla Lega Nord. Cito era notoriamente di destra ma a
Taranto venne votato in modo plebiscitario anche dai convinti di sinistra.
L’inqualificabile ignoto
individuo, volutamente fuorviando l’informazione, evita di menzionare altri
trascorsi come ad esempio un’alleanza vincente con il candidato alla presidenza
della Provincia di Bari per il centrosinistra, Marcello Vernola (anno 1995).
Nessuna menzione per un patto di
federazione con il ricostituente PSDI (evidentemente di sinistra) e nemmeno per
l’ultima partecipazione alle amministrative di Bari con il centrodestra.
Insomma io e noi siamo quelli che
siamo. Crediamo in quel che facciamo abiuriamo le ideologie ritenendole dannose
per l’affermazione e le rivendicazioni della nostra Terra, pur rispettando
pienamente ogni convinzione e tutte le tesi.
Ma ci sono persone, infide e abominevoli,
che dovrebbero confessare cos’è stata e cos’è oggi su tutti i piani, quali
personaggi della vita politica italiana hanno sostenuto, quanti corrotti e
avanzi di galera hanno contribuito a far eleggere tutto a discapito della
propria Terra e del suo popolo, gente che
invece nemmeno si vergogna della propria inutile e infame esistenza.
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