LA VICENDA BARESE DELLA DITTA CALLIPO DI VIBO VALENTIA

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                       LE NOSTRE AZIENDE NON SI TOCCANO
L'INDUSTRIA CALLIPO  DI VIBO VALENTIA AVEVA SUBITO UN INAUDITO BLOCCO DELLE MERCI AL PORTO DI BARI, CAUSANDO IL FERMO DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE.  SIAMO INTERVENUTI PRESSO IL PREFETTO DI BARI.  PIPPO CALLIPO HA INVIATO UN GRADITISSIMO RINGRAZIAMENTO




Al Prefetto di Bari
Bari, 25 gennaio 2014
Sappiamo tutti perfettamente che Pippo Callipo da Vibo Valentia è un arcinoto industriale calabrese, re del tonno in scatola di pregiatissima qualità, coriaceo guerrigliero nella lotta alla pizzo, profondo sostenitore della propria Terra Calabrese e promotore del Movimento “Io Resto in Calabria”.  Sappiamo bene, noi che lo abbiamo conosciuto direttamente, che i suoi interessi di imprenditore valicano spesso quelli personali guardando moltissimo a quelli  della classe lavorativa. Da Callipo, già Commissario dell’Associazione degli Industriali di Reggio Calabria e destinatario di attacchi mafiosi che non lo hanno minimamente scalfito della volontà di fare impresa,  non c’è proprio  da aspettarsi l’inosservanza delle leggi.
Apprendiamo  con stupore della denuncia di Callipo in ordine al fermo presso la Capitaneria di porto di Bari di un quantitativo di tonno tale da bloccare la produzione industriale dell’azienda.  Tutto questo a causa di cavilli burocratici mai sollevati in 40 anni di attività  nonostante che il transito delle materie prime  nel porto di Bari sia avvenuto sempre con gli stessi criteri di cui oggi , molto stranamente, si contesta e si causa lo stallo della produzione aziendale.
La denuncia di Callipo va presa nella dovuta considerazione ed è evidente la necessità che altri Organismi sovraintendano e intervengano in modo deciso su questa incresciosa situazione dai risvolti fortemente dannosi per la stessa azienda, per la classe lavorativa, per il territorio Calabrese già gravemente provato e per tutta la parte dello Stivale posto a sud penalizzata, non solo dall’attuale crisi ma da politiche sbagliate ultracentenarie.
Non è possibile che un’azienda che ha resistito ad attacchi durissimi da parte della criminalità, debba oggi soccombere davanti alle indecisioni create dai meandri dei regolamenti spesso interpretati in malo modo e in mala fede, a piacimento di qualcuno.
Chiediamo pertanto un immediato interessamento della S.V. al fine di fare luce e risolvere tempestivamente una pericolosissima vertenza.
                                                                           Michele Ladisa
        Segretario politico

CALLIPO: non e' possibile lottare anche contro funzionari pubblici

Caro Michele,
sono venuto a conoscenza del comunicato che hai diramato il 25 gennaio scorso a sostegno di quanto da me denunciato pubblicamente riguardo la brutta storia del tonno sequestrato e ci tengo a ringraziarti sentitamente per esserti esposto a nostro favore. 
Ho apprezzato moltissimo il tuo gesto e soprattutto la richiesta che hai fatto a Sua Eccellenza il Prefetto di Bari.
Non è tollerabile che oltre a lottare contro la malavita, contro la crisi che in questa parte d’Italia è particolarmente acuta, dobbiamo lottare contro funzionari pubblici ( pagati dagli utenti ) che non hanno né competenza né senso di responsabilità.
Grazie ancora.
Con molta cordialità.

Pippo Callipo


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